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Cuntzertus

Esiste una serie di accordature fondamentali delle launeddas, in sardo cuntzèrtus, ciascuna delle quali è tagliata in diverse tonalità,pùntus. Perciò, per una festa, un suonatore di launeddas porta con sé a tracolla 7-8 strumenti diversi, custoditi in un lungo astuccio di forma cilindrica, chiamato su stracàsciu.

Scheda cuntzertus

Nella fig. 2 sono elencati tutti i cuntzertus sui quali è stato possibile ottenere informazioni.

Come si può vedere, si tratta di combinazioni di canne con le seguenti sezioni di scala maggiore:

la, si, do, re, arrefinu sol: mancosedda per punt”e òrganu e su par’ e sa mòngia. Mancosa manna per mediàna, mediàna a pipìa, spinèllu (n. d. t. 2), spinèllu a pipìa, fiùda bagadìa e su par’ e sa mongia.

sol la si do, arrefinu re: mancosedda per fioràssiu, mediana a pipia, spinellu a pipia e simpònia.

fa# sol la si, arrefinu re: mancosedda per mediana, spinellu e mediàna fràssa.

 

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mi fa# sol la, arrefinu re: mancosa manna per punt”e organu, contrappùntu, simponia e mediana frassa.

re mi fa# sol, arrefinu si: mancosedda per fiuda e fiuda bagadia. Mancosa manna per fiorassiu.

Mediana si trova in sol, la, sib, do, re e mi. Quella in re maggiore può avere un tumbu di lunghezza doppia ed è impropriamente chiamata mediana in re maggiore dai suonatori di launeddas, che fraintendendo il termine musicale italiano “maggiore” lo hanno erroneamente riferito alla lunghezza della canna del bordone (tumbu). La mediana in sol è oggi caduta in disuso dovunque, tranne che a Càbras, dove è ancora usata per accompagnare le canzoni. Essa ha la più bassa posizione possibile per una canna melodica di launeddas nella sua mancosa manna dal sol al re richiedendo una assai ampia estensione delle dita che limita lo sfoggio di abilità tecnica.

Mediana a pipia, mediana da bambina, si trova nelle stesse tonalità della mediana.

In passato a Càbras si usavano due differenti mancoseddas per questi due cuntzertus, mentre oggi sono invariabilmente prodotti su un medesimo strumento, poiché la mancosedda si costruisce con cinque fori: si chiude il superiore con la cera per suonare come mediana, l’inferiore come mediana a pipia.

Spinellu, diminutivo di spina, si trova in fa, sol e la. È accordato come la mediana, ma ha la mancosa manna nella stessa ottava della mancosedda. Questa derivazione è evidenziata anche dal suo repertorio ed è probabilmente un cuntzertu giovane.

Spinellu a pipia, sta esattamente a spinellu come la mediana a pipia sta a mediana. Si trova nelle stesse tonalità e si ricava sullo stesso strumento chiudendo con cera, nella mancosedda, il foro più alto o quello più basso.

Fiuda, la vedova, si trova nelle stesse tonalità della mediana e un suonatore normalmente usa la stessa loba per questi due cuntzertus.Esso è comunque suonato più spesso con la loba di uno spinellu e nelle tonalità in cui quest’ultimo ricorre. Trasportata in questa gamma, sa fiuda, che è piuttosto malinconica, diventa gaiamente saltellante ed è chiamata fiuda bagadìa, vedova nubile, che non ha niente che vedere con la commedia musicale di Lehar, parallelo sfruttato fino alla nausea dai presentatori negli spettacoli folcloristici. La fiuda bagadia è qualche volta chiamata fiudèdda.

Su para e sa mongia, il frate e la suora, consiste di due canne melodiche con le stesse note, praticamente la loba per uno spinellu suonato insieme con una mancosedda per un punt”e organu. Da molti anni non viene più usato e la sola persona che mi ha dato qualche informazione è Dionigi Burranca, che da piccolo lo sentì suonare una sola volta dal padre del suo maestro, Peppi Sanna. Questa combinazione di canne, mai impiegata come un vero e proprio cuntzertu, si suonava per divertimento e a dimostrazione della propria maestria. Si preferiva una mancosa manna potente e una mancosedda un po’ più debole e la suonata rappresentava una conversazione tra un frate e una suora.

Fiorassiu, si trova in sol, la, sib, do, re, mi. La parola è una derivazione irregolare della parola italiana fiore.

Punt”e òrganu, può significare punto d’organo o indicare l’accordatura, puntu, per suonare con l’organo. Si trova in re, mi, fa, sol, la e sib. In re può essere realizzato con un bordone di metà della lunghezza, ed è allora chiamato contrappuntu, contrappunto, nel Campidano e frassèttu, dall’italiano falsetto, nel Sàrrabus. Giulio Fara chiama contrappuntu un punt”e organu in do con un bordone di lunghezza normale, cuntzertu di cui non ho mai avuto notizia, ma che può ben essere esistito.

Simponia è la combinazione di una loba per punt”e organu ed una mancosedda per fiorassiu e si trova nelle tonalità in cui questi due cuntzertus coincidono, cioè sol, la e sib. Sebbene abbia un suo repertorio, probabilmente non è un cuntzertu antico. È assai difficile da suonare ed era usato soprattutto per eseguire musica d’ascolto come passatempo e come dimostrazione della bravura del suonatore.

Mediana frassa, mediana falsa, combinava la loba di un punt”e organu con la mancosedda di una mediana. Non si può chiamare cuntzertu, e non era considerata tale, ma serviva solamente a dimostrare l’abilità del suonatore nell’eseguire le frasi di danza della mediana accompagnandole con la loba del punt”e organu.

Il testo presente in questa pagina web è tratto da "Launeddas - A.F.W.Bentzon"

 

 

 
 
          
 
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